Le Strade del Vino italiane rilanciano la promozione culturale dei territori e si organizzano per iniziative e servizi comuni

Le 12 Strade del Vino e Federazioni di Strade italiane presenti all’incontro di Asti del 9-10 ottobre 2013 promosso e organizzato da Astesana, in rappresentanza di oltre 60 diverse associazioni territoriali, esprimono il gradimento di avere ascoltato e confrontato interessanti proposte di collaborazione reciproca e di avere conosciuto l’associazione ACTE (organizzazione non governativa con sede a Strasburgo che opera con la missione di creare una Comunità Europea del Vino che riunisca gli imprenditori del settore vinicolo) e le sue proposte programmatiche.
Il convegno di Asti ribadisce che nella prospettiva di breve-medio termine per la crescita e lo sviluppo del turismo del gusto sarà determinante l’apporto delle migliaia di imprese vinicole e turistiche, produttori dell’alimentare di qualità e organizzatori culturali, che in Italia si organizzano nelle Strade del Vino e in organismi similari. Le eccellenze enogastronomiche, direttamente offerte dai loro produttori e dai ristoratori del territorio, rappresentano la bandiera del Bel Paese, insieme alla sua eccezionale dotazione di monumenti storici, paesaggi, borghi antichi, musei specializzati ed eventi culturali e spettacolari. Orgogliosamente le Strade del Vino richiedono che siano riconosciuti dalle istituzioni il valore e la professionalità del lavoro svolto a favore del turismo rurale.
Il programma di comunicazione illustrato da ACTE ha suscitato interesse e voglia di partecipare; ciascuna Strada a breve delibererà in proposito, fornendo i materiali documentari del proprio territorio, non oltre il mese di novembre 2013, allo scopo di attivare il portale ACTE nella misura più completa e soddisfacente, anche in funzione dei grandi appuntamenti del 2015. In merito alle proposte operative a scambio tra le diverse Strade del Vino, il dibattito è stato vivace e produttivo; già sono avviate intese bilaterali tra organismi di diverse regioni; altre verranno definite nelle prossime settimane.
L’obiettivo è giungere a formare un calendario nazionale delle iniziative sulle Strade del Vino italiane, privilegiando quelle a partecipazione congiunta di due o più Strade. I partecipanti intendono organizzarsi in modo da potenziare la comunicazione, capillarmente in tutta Italia, consapevoli del fatto che un primo importante pubblico sia costituito dalle popolazioni interessate alle Strade, ricche di competenze enogastronomiche e turistiche. E’ allo studio la realizzazione di una giornata simbolica delle Strade del Vino, nel corso della quale il grande pubblico possa prendere coscienza di questa realtà operativa, strutturata in ogni regione nei migliori territori viticoli.
In particolare le Strade del Vino partecipanti all’incontro di Asti si propongono di incontrarsi periodicamente e di concordare nuove iniziative, senza dare vita ad una struttura rigida e costosa; ritengono infatti che sia maturo il tempo di un sistema di collegamento e di partecipazione, che sulla singola idea raggiunga un livello variabile di alleanza, a seconda degli obiettivi e delle strategie delle singole Strade. Nella concretezza di alcune esperienze vissute e collaudate, le Strade del Vino attueranno servizi ai Soci e ai visitatori, capaci di favorire la collaborazione tra territori diversi.

Erano presenti all’incontro di Asti: Federazione Strade del Vino e Sapori di Lombardia, Federazione Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana, Associazione regionale Strade del Vino e dell’Olio dell’Umbria, Strada dei Vini del Cantico, Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, Strada del Vino dell’Alto Adige, Strada del Vino Valpolicella, Strada del Vino Colli di Candia e Lunigiana, Strada del Vino Vesuvio e dei prodotti tipici vesuviani, Strada del Barolo e grandi vini di Langa, Strada Reale dei vini torinesi, Strada del Vino Astesana.